La Riserva Naturale Bosco Pantano di Policoro con i suoi 500 ettari di superficie comprende una Zona di Protezione Speciale, un Sito di Interesse Comunitario ed un’oasi WWF, e fu istituita nel 1999.
Nel primo ventennio del 900 questa zona si presentava come un’area ricca di boschi umidi e paludi, nel 1934 si diede inizio ad un’opera di bonifica che mirava a debellare la malaria che in quei tempi infestava questi luoghi. Il paesaggio che si vede oggi, nasce grazie alla Riforma Fondiaria degli anni ’50 che trasformò l’area nella attuale Riserva.
Partendo nei pressi del “lido Idrovora”, a pochi passi dal parcheggio dell’Oasi WWF, si attraversa un’estesa zona di macchia mediterranea e si arriva alla parte boschiva denominata “Bosco Sottano”, per poi prendere una stradina sterrata che per larghi tratti costeggia uno dei canali di bonifica colonizzato dalla vegetazione. Al termine della stradina sterrata si arriva al Canale Scolmatore, oltre il cui ponte si trova un’altra strada sterrata perpendicolare a quella precedente. Svoltando a sinistra, si entra nella parte più straordinaria del Bosco Sottano, ricca di varietà floro-faunistiche ed allagata per buona parte dell’anno, quindi impenetrabile. Oltrepassata la parte boschiva ed un’area di macchia mediterranea, si arriva direttamente alla zona della Foce del Sinni, la cui portata è estremamente variabile in base alle precipitazioni. Proseguendo lungo la costa si raggiunge la Foce del Canale Scolmatore. Da qui, si può scegliere se oltrepassare il canale per tornare al parcheggio dell’Oasi WWF, avendo anche la possibilità di intercettare una passerella in legno che conduce su un sentiero che attraversa tutto il retro duna fino ad arrivare a due piccoli stagni retrodunali, oppure si può risalire lungo la sponda del canale, fino ad incrociare la stradina sterrata percorsa in precedenza.